“IN ALCUNE REGIONI LA PRATICA DELL’OBIEZIONE DI COSCIENZA È ALTISSIMA,IN SICILIA E IN MOLISE SI ARRIVA A PUNTE DEL 90%. LA LEGGE 194 È UNA LEGGE PARADOSSO, NACQUE GIÀ CON ALL’INTERNO IL VIRUS DELLA IMPRATICABILITÀ. IL CONFLITTO FRA DIRITTI NASCE TRA IL DIRITTO ALL’OBIEZIONE DI COSCIENZA E IL DIRITTO ALL’INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA, E QUESTO CONFLITTO NON È MAI STATO SANABILE.”

Il 22 Maggio 1978 viene pubblicata sulla gazzetta ufficiale la legge 194 che contiene ” le norme sulla tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza” , con questa legge lo stato consente alle donne per le quali la maternità può causare problemi fisici, psichici o difficoltà legate alla condizione economica sociale o familiare, di abortire legalmente presse strutture pubbliche o private entro i primi 90 giorni di gravidanza. La legge, fortemente osteggiata dalla chiesa e dai partiti a matrice cattolica, sarà confermata dal risultato del referendum del 1981.

“È UNA LEGGE PARADOSSO MA NON VERRÀ MAI TOCCATA, PERSINO LE DONNE DELLA LEGA, NEL CASO VENISSE MESSA DAVVERO IN DISCUSSIONE, IMPEDIREBBERO A SALVINI DI DIRE CIÒ CHE HA DETTO” Massimo Lensi,Associazione “Progetto Firenze”, esponente del mondo radicale