Dal convegno “Tribunale unificato dei brevetti: regole e requisiti del nuovo sistema”, l’Ordine degli Avvocati di Milano tramite il proprio Presidente Remo Danovi ha rilanciato l’ipotesi e annunciato iniziative per sollecitare il nuovo governo, il Parlamento e i parlamentari europei, le istituzioni lombarde e i rappresentanti del mondo produttivo e delle professioni, a sostenere nelle sedi politiche e istituzionali la richiesta di Milano di ottenere non soltanto la già prevista “sezione locale” del Tribunale unificato, ma una delle due sezioni principali insieme con la sede di Parigi.

Oggi esiste già un brevetto europeo. L’azienda manda una domanda sola (in inglese, francese o tedesco ) ell’EPO (l’ente europeo dei brevetti ) e specifica per quali paesi attivare la copertura IP (la proprietà intellettuale). In caso di contenzioso tuttavia si fa riferimento ai Tribunali nazionali e l’azienda italiana che si trova a doversi tutelare a Monaco , a Prago o Parigi deve affidarsi alle giurisdizioni locali.