Firenze non ci sta. La Toscana non ci sta.

E’ da quando il Premier Giuseppe Conte ha presentato il nuovo DPCM che anche la nostra regione ribolle. Gli animi sono tesi e chi si è visto chiudere, giustamente, protesta.

A differenza di Napoli, Milano e Torino, Firenze si è ben comportata. Le proteste sono iniziate Martedi sera con Confesercenti Toscana, guidata dal Presidente Nico Gronchi, che è scesa in piazza per un sit-in.

Poche richieste ma concrete per salvaguardare centinaia di migliaia di attività che sono costrette alla chiusura.

Questa mattina è stato il turno di Confesercenti-Fipe che ha “messo a sedere” quasi duecento tra cuochi, operatori della ristorazioni, barman, lavoratori della nightlife. Una stesa di tovaglie, apparecchiate, e tanto silenzio.

Un silenzio atto a contrastare, in maniera netta, il rumore che normalmente si trovava all’interno delle loro attività. Accanto al Presidente Cursano e al Direttore Generale di Confcommercio Firenze Franco Marinoni, si sono presentati anche Eugenio Giani, Leonardo Marras e il Sindaco Dario Nardella.

Al termine della manifestazione sono passati da Piazza Duomo anche i tassisti, con la loro protesta, finita in Piazza della Signoria.