Collegamento con Davide Cannella, criminologo, e Eugenio D’Orio, Biologo e Genetista forense
Francesco Vinci, l’uomo accusato di essere il Mostro di Firenze, incarcerato nel 1982 e successivamente scagionato, nel ‘93 Vinci venne trovato morto carbonizzato in un’auto. La famiglia però ha sempre sostenuto che quel corpo, privo delle mani e attribuito a Vinci solo grazie a un orologio e alla fede ritrovati nell’auto, non gli appartenga. Per questo la moglie, Vitalia Velis, si è rivolta al criminologo Davide Cannella che, insieme alla collega Wilma Ciocci, al dottor D’Orio e all’avvocato Eugenio Stefani, sta seguendo il caso. Cosa potrebbe emergere dall’esame sui resti di Francesco Vinci?…..
È passato tanto tempo, più di 30 anni, ma sulla carta i resti potrebbero ancora essere utili a estrarre un profilo genetico?….Un esame comunque non impossibile?…
Quando potrebbe arrivare la relazione analitica degli esperti della Procura sui resti di Vinci?….
In caso di esito negativo, quindi nel caso non venisse trovato il profilo genetico, farete una richiesta di entrare voi in possesso delle rimanenze per processarle in maniera autonoma?….