“È stata annunciata e confermata dal Ministero la nuova data del 1 luglio per la riapertura ma continuiamo a non vedere provvedimenti idonei a far ripartire la giustizia. I giudici di pace soffrono di mancanza di informatizzazione, a livello amministrativo ci sono gli uffici bloccati per mancanza di personale. Lo smart working non può essere applicato al mondo della giustizia perché i cancellieri non hanno la possibilità di poter lavorare da casa visto che non hanno accesso ai registri informatici”