Non ci sono dubbi che viviamo una situazione di emergenza. Le immagini dei camion militari che portano via le bare dei morti di Bergamo sono l’emblema del dramma che ci troviamo ad affrontare. La nostra costituzione prevede le modalità con cui affrontare le situazioni di emergenza e con cui restringere in questi casi le libertà che essa stessa garantisce: il modo in cui farlo è la legge. Con la legge si possono limitare la libertà di movimento dei cittadini, la loro libertà di riunione, la libertà di iniziativa economica. Il governo invece sta limitando le nostre libertà con provvedimenti amministrativi (tali sono i DPCM, le ordinanze del ministro della salute e anche quelle di presidenti delle regioni e dei sindaci), questo è assolutamente inammissibile! La differenza non è formale ma è sostanziale: la riserva di legge garantisce che ogni limitazione della libertà sia discussa dal parlamento e che poi sia sottoposta al vaglio della Corte Costituzionale che invece non può giudicare sugli atti amministrativi. La riserva di legge è la garanzia fondamentale delle nostre libertà. Questa gestione diventa un precedente estremamente preoccupante quando si chiama l’esercito, che fino ad ora ha svolto un ruolo eccezionale di aiuto alla popolazione, a dare attuazione a provvedimenti costituzionalmente molto discutibili.