Il Comitato è nato con l’idea di denunciare la totale mancanza di attenzione nei confronti dei praticanti.
Ruggero Barelli, praticante di Milano, ha illustrato tali proposte.

Queste le proposte:
1) prevedere l’ammissione di tutti i candidati all’esame orale, da svolgersi, se necessario, con modalità telematiche;
2) attendere la correzione dell’esame scritto 2019 prevedendo l’abilitazione di coloro i quali supereranno la prova scritta, esonerandoli dalla prova orale;
3) proseguire con le modalità ordinarie, quindi attendere la correzione degli scritti 2019 e, conseguentemente, procedere con la prova orale; coloro i quali risulteranno ammessi all’esame orale saranno esonerati dal dover sostenere (nuovamente) l’esame scritto 2020, potendo eventualmente accedere direttamente alla sola prova orale del 2020. In tal modo, si eviterebbe la sovrapposizione fra le due sessioni d’esame;
4) attendere le correzioni dell’esame scritto 2019 e svolgere successivamente gli orali, con potenziamento delle commissioni e utilizzo di modalità telematiche.
Prerequisito e condizione di ogni proposta e quella di garantire la conclusione dell’intera procedura entro il termine di chiusura delle iscrizioni all’esame 2020.

Per il 2020:
1) esonero dalla prova scritta 2020, prevedendo la sola prova orale, a partire dal mese di febbraio 2021;
2) svolgimento dell’esame con le modalità ordinarie, previa individuazione di più “poli d’esame” nella medesima Corte d’Appello;
3) organizzare due sessioni per l’esame 2020 per distribuire meglio il numero di persone interessate a sostenere l’esame.
Comune a tutte le proposte per il 2020 è introdurre la possibilità di utilizzo dei personal computer da parte dei candidati, per agevolare la successiva correzione degli elaborati.