Il 21 Maggio l’avvocato Alessandro Traversi assieme a storici, giuristi e linguisti, proveranno ad interrogarsi sulla legittimità della sentenza che segnò l’esilio dal Poeta dalla sua Firenze
“…in occasione dei 700 anni dalla scomparsa del Poeta, abbiamo deciso di “riaprire” il processo che lo ha visto condannato all’esilio, cosa ha stimolato la nostra curiosità di giuristi? La possibilità di verificare oggi, sempre attenendosi alle leggi dell’epoca, stiamo parlando del 1302, se la sentenza di condanna sia stata emessa all’esito di giusto processo, o se all’esito di una giustizia strumentale, volta ad eliminare il dissenso politico. Dante, come Guelfo bianco, era un personaggio scomodo nell’agone politico di allora….”